Intervista a Don Plinio

Turoldo. Io l’ho conosciuto in avanti negli anni anche se l’avevo incontrato quando ero giovano a Udine e intravisto durante le riprese degli Ultimi. L’ho ascoltato a Udine in occasione del periodo in cui lui diffondeva il suo pensiero sul divorzio. Non era a favore del divorzio, ma noi cattolici non dobbiamo imporre leggi e regole. Battaglie che ancora oggi si vive nel mondo islamico. Noi dobbiamo convincere le persone per scelta personale e non per una legge che lo impone. Al cinquatenario della sua prima messa abbiamo voluto organizzare i festeggiamenti qui a Sedegliano. Sono riuscito ad organizzare l’incontro con l’arcivescovo Battisti, dove l’arcivescovo ha chiesto scusa a padre David di tutte le sofferenze che erano state causate da incomprensioni. E in parallelo riappacificazione anche con la gente di Coderno, dove la gente si era allontanata da lui e non lo riconosceva come rappresentante straordinario come ? stato della comunit? stessa. Importante il gesto di Aldo Marigo che ha regalato la casa a padre David, poi stata data al comune che ha provveduto al recupero. Una serie di gesti che ci hanno permesso di condividere un percorso consistente. Intervista di Remigio a Fontanella. Abbiamo chiamato il bimbo che aveva recitato nel film gli ultimi. Tanti altri invitati. E’ stata una riscoperta. Perch? era poco conosciuto. Scarsa conoscenza di ci? che lui ha portato avanti e di quella apertura del cuore verso l’esperienza cristiana che lui ha favorito con i scuoi scritti e con la sua testimonianza che poi ? diventato straordinario negli anni della malattia. Io ho potuto ottenere o recuperare la sua amicizia e negli ultimi anni con tanti contatti ho potuto percepire quell’esperienza di sintonia difficile da definire a parole. Esperienza importantissima che mi ha fatto crescere. Io poi sono entrato in seminario nell’anno della sua morte. Poi nel 2012 sono stato per quattro anni presidente dell’associazione p. Turoldo, ho cercato di dare possibilit? di visibilit? a questa associazione che ancor oggi fa fatica a decollare anche per una profonda insensibilit? nel contesto friulano. Musica arte e letteratura non appartengono allo spirito dei friulani. Noi abbiamo avuti tanti di notevole livello e anche qui a Gradisca, ma sono espressioni occasionali, particolari di esperienza personali, ma la massa non ? riuscita ancora… io ricordo quando ero assessore alla cultura ricordo la fatica enorme, con pochissima partecipazione. Questa ? la nostra realt?. Se andiamo a vedere quanti libri ci sono nella case letti..verrebbe avvilizione. Padre David meteora nella nostra realt? parallelamente ad altre. Non possiamo dimenticare Giacomini, Pasolini stesso, ci sarebbe molto da dire in un contesto dove c’? un tentativo di