Intervista a Don Plinio

Informazioni aggiuntive

DATA EVENTO

23/08/2021

LUOGO

Gradisca

Tipo di contenuto

Video

INTERVISTATORE

CHIARA GRILLO E RAGAZZI GRADISCA

Don Raffaele Nogaro, mio zio. La sua prima messa qui nel 1958, 6 luglio. La prima messa era un evento importante per tutta la comunit? e tutti si mobilitavano. Le abitudini anche per le feste della Madonna, tutto il paese veniva allestito, mettevano questi pali con del verde e all’inizio del borgo un arco con varie decoraizoni che hanno fatto anche per me nel 1957 come recupero di una tradizione che ormai non c’era pi?. Non solo la messa con il rito tridentino ma con un coinvolgimento particolare perch? persona della comunit?. Si sentiva l’esperienza di un traguardo raggiunto, sintesi del modo di sentire della comunit?. Il pranzo poi era il pranzo di tutti. Quell’esperienza mi ? rimasta dentro e non so se ? da l? che poi ho deciso di farmi prete, ma certamente sono stati momenti significativi. Lui poi ha vissuto grand parte del suo percorso come insegnante e poi ? stato scelto come parroco del Duomo fino a quando ? stato dominato vescovo id Sessaurunca in provincia di Caserta. L’eserienza di avere un proprio concittadino vescovo ? stato un unicum nella realt? del paese che ha stimolato molto. Il vescovo non ? uno che ha fatto carriera, ma espressione di uno spirito che si riversa su altre realt?, perch? lui ha portato nelle comunit? la sensibilit? sua e delle sue radici. Troppo spesso dimentichiamo quanto siano importanti le radici per il modo in cui io sento e vivo la mia vita, le mie esperienze. Io avendo scritto la storia di questa comunit? ho potuto immergermi e riscoprire che senso ha per me essere di Gradisca, quello che ci circonda ? parte del nostro modo di sentire e non ? solo decoraizone. Ci si accorge di essere dentro questo fiume, realt? che ci permea. Anche la nostra gente sente nella vita e nell’esperienza di don Raffaele di aver contriubuito, portato, poi lui ? stato capace di proporsi in modo stimolante e questo ha acuito la consapevolezza e fattpo emergere orgoglio e supponenza di quelli di Gradisca. Lui ? stato un nostra voce e l’abbiamo percepita come tale. Come anche il generale Maurizio Mezzavilla che ha raggiunto i vertici dell’arma dei carabinieri. Padre Valter Per? che ? nato da madre di Gradisca. Che ha celebrato come benedettino la prima messa qui a Gradisca, ed ? monaco di clausura in Francia. Personaggio significativo. Responsabile di iniziative di attivit? e promozione del canto perch? ha avuto anche il compito di coordinare la produzione musicale di canti gregoriani del suo convento. Quando ? stato qui sentirlo cantare era meraviglioso (si commuove). Poi dovremmo ricordare tante persone. Abbiamo ricordato Glauco, Arrigo, Adelino, ad esempio, non solo ma. Loro due hanno dato molto nella loro vita per la musica con passione e noi abbiamo avuto un percorso che per certi versi si ricollega a quelllo di altre comunit? ma che in un certo senso ha avuto le sue espressioni particolari e questi momenti che incidono, che hanno lasciato la traccia e hanno dato un senso di appartenenza che noi, magari con un po’ di presunzione continuiamo ancora a coltivare.