Intervista a Egilio Martin

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DATA EVENTO

30/08/2021

LUOGO

Sedegliano

Tipo di contenuto

Video

INTERVISTATORE

CHIARA GRILLO

Ho iniziato a cantare all’interno del Castelliere da Tenore. Sono stato anche presidente sostituendo Gianni Pressacco. Nel frattempo la cantoria parrocchiale non esisteva negli anni 70-80 e don Giuseppe Pellizzer, direttore e fondatore del Castelliere ? diventato parroco qui a Sedegliano. La cantoria era inesistente e le suore hanno istruito un gruppo di ragazzine che cantavano in chiesa. Arrivato Don Giuseppe ha continuato ad insegnare a queste ragazzine e a un certo momento assieme a Benigno Moratti e alri ci siamo decisi a fare una cantoria. Per sostenere i canti che la gente conosceva gi? e facendoli a pi? voci. Piano piano abbiamo iniziato a cantare a quattro voci. E tutt’ora continuiamo a fare. Ci trovimo nei momenti forti dell’anno liturgico per sostenere i canti della messa, il Missus che ancora cantiamo a Natale. Questa la mia esperienza. L’ultimo maestro che continua ancora oggi ? Benigno, un chitarrista, bassista che ha suonato con l’Armonie. Da allora, 2 novembre 1980 nella festa dei santi alla messa i canti sono accompagnati dalla chitarra di Benigno. Gi? embrione del gruppo che poi inizier?. I canti la gente gi? li conosceva e noi li abbiamo messi a 4 voci. Libretti dei canti postconciliari. Gabriele Cecco ? stato sempre lui l’organista e lo ? ancor oggi. Benigno preciso a volte esasperante, probabilmente dipende anche da chi ha davanti che non siamo tanto ferrati. Nessuno di noi ha studiato musica o ha fatto preparazione vocale al canto. Io ho avuto una certa esperienza col Castelliere e con Fabris abbiamo curato le 4 voci. Nessun problema con la cantoria mista, uomini e donne: nessuna riminescenza della separazione che c’era un tempo. C’? una nota nell’archivio parrocchiale dove nelle cronache scritte dal parroco di allora, Sbaiz, dice che il Missus lo cantava la cantoria, il Missus ? un brano del vangelo e in quegli anni lo leggeva solo il prete o il chierico e il laico non era autorizzato a farlo. Io ho trovato questo stato di fatto e ho lasciato che continuassero a farlo. Questa la testimonianza di Sbaiz. CITAZIONE 1903, 4 ottobre, Ci sono innovazioni nella liturgia e in chiesa, Eccellente esibizione della cantoria nella festa di san Giuseppe e approfitta per incoraggiare l’istituzione di una schola cantorum che si riun? tre volte alla settimana, Sbaiz insegnante, circa trenta persone. Nel 1904 la quarta domenica d’ottobre, Sbaiz ancora dolorante al braccio destro dirige la cantoria con il braccio sinistro e suona Luigi Mezzavilla, fabbricante dello stesso armonium. Allora non c’era ancora l’orchestra fatta pochi anni dopo con l’organo Zanin. 27.11.1906 approvazione del progetto per l’ambone orchestrale. Il progetto