Intervista a Elena Simonetta

Informazioni aggiuntive

DATA EVENTO

24/08/2021

LUOGO

SAN LORENZO

Tipo di contenuto

Video

INTERVISTATORE

CHIARA GRILLO ALICE ZANIN

Mia nonna cantava nei banchi della chiesa e io ero con lei. Lei aveva cantato nel coro da giovane. E sentivo Elena che aveva una voce forte ed era bello per me. E mia nonna faceva la seconda voce e ora mi manca (si emoziona) ? il discorso delle emozioni, dell’importanza di queste cose. Si cresce ma sono ricordi che non si dimenticano. C’era la messa del ringraziamento e nei paesi ti facevano vivere molto queste tradizioni. Elena: si ? sempre cantato, ma anche a casa per me era normale. Poteva essere per me una scelta di vita farlo come professione, ma poi ho scelto altro. Tutto quello che faccio di importante ha una colonna sonora. Non potrebbe ancare nella mia vita. Mi manca non poter far prove, perch? cantare ? pregare due volte. La messa magari ci si annoia e ci si perde nei pensieri, ma da piccoli la messa della domenica col vestito nuovo era un momento importante e cantando si amplifica. Non posso pensare la vita senza il canto, ? la quotidianit?. Noi ci scriviamo sul gruppo in questo periodo che non ci si pu? trovare. Quando canti leghi ed emozioni, pi? della preghiera. Simonetta: cantare era come un farsi sentire e solennizzare anche se lo facevi dai banchi della chiesa, queste voci che poi si univano e creavano un’atmosfera unica. Ci odiano. Nello non vuole che noi cantiamo perch? siamo un coretto di sfigati. Non esiste che un coro di chiesa suoni con la chitarra. Abbiamo avuto discussioni importanti. Ha i suoi seguaci, ma per noi non ? una gara chiediamo solo come avete spazio voi di lascircene anche a noi. A Rivis ci portano grande rispetto pur avendo una corale anche l?. Ci sono maestri che hanno grande umilt? e sanno riconoscere l’importanza delle altre realt? seppur tanto diverse. Un bravo maestro ? se ha umilta, sa mettersi in discussione e non per le lauree, e sa dare spazio ad altri. Se diamo spazio ai giovani ci sar? continuit? negli anni. Elena: il futuro sar? di quelli che adesso hanno dieci anni. Noi abbiamo sempre cercato di portae nel coro i piccoli. I due cori dovrebbe essere un valore aggiunto per il paese: die cori totalmente diversi. Il futuro non sta nel passato ma nelle nuove generazioni ed ? giusto che sia cos?. Non vediamo l’ora di ricominciare per cantare per stare assieme per ridere e lasciarci alle spalle questo periodo.