Intervista a Fabiola Venier

Informazioni aggiuntive

DATA EVENTO

05/08/2021

LUOGO

Gradisca

Tipo di contenuto

Video

INTERVISTATORE

CHIARA GRILLO

A volte ? faticoso ma poi quando sei l? ti impegni ti concentri e poi fai anche la battuta che ti toglie i pensieri, il potere della musica e dell’amicizia. La passione per il canto e la musica e di fare qualcosa per la comunit?, la voglia di essere partecipi di una comunit? pi? grande. Occasione per ritrovarci e stare assieme agli altri. Stare assieme con un obiettivo comune che ? quello di abbellire con il proprio canto le celebrazioni. Non ? un mestiere ma una passione, quindi anche con pi? piacere. Nessuno ? professionista ma tutti a disposizione cercando di farlo al meglio senza avere il patema d’animo di chi lo fa per mestiere. La gente ? vicina alla cantoria ed apprezza. La cantoria organizza la festa paesana, la gita, il momento conviviale e la comunit? le vede e le apprezza. Accompagna la vita delle persone: al battesimo, al matrimonio e anche al funerale e cerchiamo di farlo per tutti per dare un accompagnamento degno a chiunque. C’? tristezza, dolore, il canto ? come un balsamo, un modo per lenire il dolore e sentire il calore e la vicinanza delle persone. Accompagnare la persona fino al saluto viene apprezzato e noi facciamo con il cuore e si vuole essere vicini non solo nella festa. Non ho conosciuto p. David ma ho ricordi di video come quello in cui ? tornato a dire messa a Coderno dopo tanti anni con la chiesa gremita. Gli ultimi, poesie sue, ma non l’ho conosciuto. Sono un’appassionata e ho iniziato in prima elementare a studiare pianoforte con Turello che ricordo con grande affetto. Poi a cantare nella Sorgente. Poi con Veridiana abbiamo fatto anche organo con G. Venier, poi coro con Fabris che ? stato una formazione importante per imparare la vocalit?, a leggere gli spartiti, poi organo con Glauco e su stimolo di Bepin organista storico, persona generosissima, che ha suonato nella cantoria per oltre 50 anni. Ha fatto un servizio senza mancare a una messa a una festa. Poi abbiamo iniziato ad affiancarlo , quando dirigeva il maestro Pianta. Partecipavamo alle prove della cantoria maschile. La prima uscita ufficiale da organista alla fine della terza media quando Veridiano ha fatto la cresima. Io ho suonato durante la celebrazione ed ? stata un’emozione fortissima con Bepin vicino. Lui ci aiutava nel scegliere i registri e anche questo ricordo con affetto, non era geloso, ci ha insegnato tante cose. Poi abbiamo partecipato a una messa a San Lorenzo e anche loro avevano bisogno e da l? abbiamo iniziato ad alternarci io e lei tra le due parrocchie e io continuo ancora. Io conosco tante persone anche l?. Andare in un paese che non ? il tuo ma ? come fosse casa mia. Amicizia che poi ? diventata fra cori. Da alcuni anni c’? stato uno scambio soprattutto nel reparto maschile. Quando a Gradisca sono iniziate a mancare Arrigo ed Adelino che facevano i solisti in determinate messe, nel 2013 si ? pensato di fare uno scambio ed aggregarci una due volte all’anno di unirci agli uomini di san Lorenzo per riproporre la messa dei defunti. Messa e cena a Gradisca, Messa e cena a san Lorenzo, cos? scambi e piacere di stare assieme. E’ un modo per far parte di una comunit? e alla fine di una famiglia, una comunit? in piccolo che per? fa parte della comunit? intera