Intervista a Lionello Baruzzini

Informazioni aggiuntive

DATA EVENTO

24/08/2021

LUOGO

SAN LORENZO

Tipo di contenuto

Video

INTERVISTATORE

CHIARA GRILLO ALICE ZANIN

Nato a Tirana. Direttore della cantoria, dal 16 gennaio 1998 direttore della corale Laurentina che non ? il nome originale. La storia ? antica per quanto riguarda i miei ricordi personali iniziano da quando ero bambino, avevo 10 anni e guardavo e ascoltavo cantare mia mamma e mio pap? che cantavano nel coro, met? anni 50. La cantoria si chiamava Enrico Fruch dato da Leandro Plenizio e questo coro ha durato fino al 1967/8, poi si ? spento per problemi di salute del direttore e altro e poi ? entrato un0altra formazione che si ? chiamata Corale Laurentina che era diretta dalla maestra Filipputti e io sono arrivato nel 98 che di nuovo la corale era chiusa. In quegli anni c’era don Daniele Animonda sapeva che cantavo con Armonie Friulane ed ? stato un reciproco piacere di ritrovarsi e cos? ho iniziato la direzione. Il coro a San Lorenzo c’? da sempre. Gi? nel 800 abbiamo notizie del coro, era maschile e si sa ad esempio che nel 1851 la chiesa ha comprato un coro di seconda mano dalla chiesa di san giacomo di udine che ha durato fino al 48/50 quando ? stato fatto questo organo nuovo. Poi la documentazione risale a inizio 900. C’? stato il maestro Daniele Baruzzini e poi un altro fino al 30/31 Antonio Chiesa qui detto Toni Cabos. Poi nel 1931 ha iniziato a dirigere Leandro Plenizio che allora era giovane aveva 20/21 era del 1909. L? inizia la storia del coro che ricordo io da bambino. Sicuramente prima della seconda guerra mondiale erano tutti uomini, non so fino a che anno hanno cantato..39/40. Mio pap? e mia mamma in quegli anni erano in Albania. Poi nel 45 hanno ripreso subito perch? abbiamo molte fotografie del 47/48 e i coro era gi? misto, anche 50 componenti, molto conosciuto e molto apprezzato in tutto il Friuli. Forse oggi vive due/tre persone, tutti dei primi anni 20. Di quelli entrati dopo il 40 oggi hanno oltre gli 80 anni. Dopo la guerra il coro era in piena formazione, met? uomini e met? donne, formidabile sezione di bassi. Io ero molto piccolo e o qui o in asilo dove si facevano prove io ero a testa in su a guardare gli uomini cantare e mi ricordo del pomo d’Adamo e lo guardavo salire e scendere a questo cantore basso che si chiamava Norino, una voce profonda. Lo stesso maestro Leandro aveva una bellissima voce e aveva studiato canto a Venezia, bravo cantore oltre che direttore. Avevamo un repertorio enorme di villotte, sia nuove che della tradizione tramandate a voce, poi arrangiate a tre voci. In origine erano a una voce soprano oppure soprano e contralto fatte a orecchio.